Evitare che le persone ignorino la tua attività e i tuoi contenuti è una delle missioni fondamentali del marketing. La valanga di foto, testi, video che inonda gli smartphone con il pollice che, con un movimento semplice quanto letale, li ignora uno dopo l’altro complica tremendamente le cose.

Per fortuna ci sono alcune elementi che rendono la comunicazione quasi istintiva, identificabili a colpo d’occhio, che sfruttati come si deve ti faranno riconoscere tra tanti proprio come si riconosce un amico in mezzo a una folla.

Per fare questo ti serve una tua identità visiva.


Crea la tua identità visiva (o immagine coordinata)

Le indicazioni che ti suggerisco le ho provate su tante attività, ma soprattutto su me stesso. Non sono le uniche ma ti serviranno per costruire il tuo banco di lavoro, la tua base d’appoggio, su cui fare marketing. Ti posso garantire diano i loro frutti a patto di seguire le regole e prendersi tempo invece che buttarsi a capofitto. In pratica l’identità visiva non è altro che un insieme di elementi riconoscibili facilmente e ricollegabili subito a te.
Non è difficile da realizzare e voglio darti tutti gli strumenti per renderti autonomo e aiutarti a smussare la tua da solo.

Quali vantaggi porta

Alcuni lati della comunicazione sono immediati, a colpo d’occhio. Il nostro cervello riconosce qualcosa di già visto e spesso si ferma a osservarlo. Succede anche con le persone: il nostro amico biondo che porta sempre i jeans, quello che vediamo sempre in camice bianco perché fa il medico, la ragazza coi capelli rossi e la divisa del luogo dove lavora. Se domani, chiamiamola Laura, indossasse sempre la stessa divisa ma si tingesse i capelli di nero faremo fatica a riconoscerla subito.

Il vantaggio principale dell’immagine coordinata, soprattutto se ben levigata su di te, è proprio far riconoscere subito i tuoi contenuti (dalla brochure, al sito, ai post), e farli emergere e differenziarli rispetto a tutti gli altri.

Se invece succede il contrario, quindi rimani nel limbo delle cose tutte uguali, allora mi spiace ma probabilmente stai continuando a produrre foto, testi, grafiche, che uno scroll del pollice manderà nel dimenticatoio.

Esperienza e carattere nella tua strategia di marketing


All’identità visiva sono legate anche molte delle sensazioni e delle aspettative che le persone e le altre aziende creano quando ti vedono per la prima volta.

Per le aziende l’identità visiva dovrà essere ben curata, moderna, che rispecchi la mission aziendale e che sia in linea con i prodotti che realizzi e con il mercato in cui operi.
Molto spesso alcune imprese sembrano più “vecchie” di quanto in realtà non siano. Ma non tutti possono scoprirlo con una visita in azienda. Il risultato, facile e veloce, è che qualcuno butti la brochure nel cestino o clicchi sul tasto indietro di Chrome per provare con la seconda voce che Google suggerisce.

Se sei un freelance devi levigare la tua immagine su come sei, per rendere la tua identità visiva ancora più personale, che trasmetta le stesse emozioni e lo stesso modo di fare di chi ti conosce di persona. Non è detto che il modello “già fatto e funzionante” che hai visto usare da altri sia valido anche per te e non faccia l’effetto stampino. Da quando ho abbandonato la camicia bianca che mi rendeva un pinguino e messo le camicia a scacchi con colori tenuti e in linea con la mia identità visiva ho visto aumentare di molto l’essere riconosciuto sia sui social che di persona.

Ok, per ora è stato tutto teorico, ora andiamo sul pratico.
Seguendo la lista della spesa e gli strumenti che ti indico potrai creare quella che si chiama immagine coordinata, tutta tua.

Un consiglio: crea una cartella sul pc dove salvare tutto in modo ordinato. Per esperienza posso dirti che ti verrà sempre utile in futuro.

Il logo

E’ una delle componenti fondamentali dell’identità visiva. In poche parole è una piccola immagine che ti rappresenta ovunque.

Lo userai dappertutto:
Marketing tradizionale
Web marketing
Social media marketing
Altre mille altre situazioni

E’ l’elemento di riconoscibilità per elleccellezza che identifica la tua azienda, anche se micro, in mezzo a una nuvola di altre aziende. Serve quindi a farti distinguere subito dai tuoi concorrenti.

Molte aziende non tengono conto che il logo comunica tante cose e continuano a utilizzare lo stesso da quando sono nate nonostante il mondo intorno, la comunicazione e il mercato siano cambiati. Ora i loghi sono ottimizzati per il web, la visualizzazione da smartphone e l’ottimizzazione dei colori per lo schermo. Sono soprattutto semplici. Molte imprese hanno ancora il logo pieno di sfumature, scritte minuscole, e una complessità che li rende difficili da sfruttare sul web se non con sfondi bianchi o altri trucchi.
Prova a guardare come è cambiato il logo di Google per avere un esempio.

Se sei un libero professionista cerca di sfruttare qualcosa che per te è davvero significativo e differenziante. Io ho deciso di utilizzare la mia barba (che al momento non c’è perché con il covid sarebbe come non indossare la mascherina), perché nel mio territorio di riferimento sono l’unico con un barbone così folto. Spero finisca tutto presto per farlo ricrescere.
Per te potrebbe bastare una semplice stilizzazione della firma o un elemento particolare che sia davvero tuo. Basta usare un po’ di fantasia e guardarsi intorno su come fanno gli altri.
L’importante è che sia semplice, si possa usare piccolo (per esempio come logo sul sito) e con colori semplici che ti semplificano la vita mentre lo usi di qua e di là.

I Colori

Sono la parte più istintiva della tua comunicazione. Vengono riconosciuti in un attimo da chi ti sta guardando, sono un forte stimolo per fermare lo scrolling delle dita sullo smartphone e raccontano chi sei. Scegliere i colori giusti è molto importante per trasmettere le giuste emozioni e sensazioni legate alla tua attività.

Ci sono tanti modi per levigare una palette colori giusta per te, il migliore è sicuramente quello di rivolgersi a un grafico che possa seguirti in tutto il percorso. Esistono comunque delle alternative “fai da te” che si possono sfruttare.

Qui dobbiamo fare una distinzione per le piccole attività e i freelance, rispetto alle aziende medio, grandi.
Palette colori per negozi e freelance

Durante i momenti di formazione le piccole attività e i liberi professionisti hanno tutti un grande dubbio: da dove parto per definire la mia palette colori?
L’ispirazione può arrivare dalle cose semplici:

Palette colori per aziende

Le aziende sfruttano la palette colori nel proprio marketing come fanno i piccoli negozi e i freelance. Il consiglio principale è quello di affidarsi a un professionista. Non farlo fare allo stagista come purtroppo spesso avviene.
Usa questi 4 consigli per guidarlo nella scelta dei tuoi colori:

Sfrutta le combinazioni standard: tipiche del mercato in cui operi, ai prodotti o servizi che vendi.
Non esagerare col numero dei colori: ne bastano 5 (tre principali e due secondari) per avere una comunicazione coerente per tutto il tuo marketing, dal sito alla brochure)
Usa tutti i colori che ti servono: cioè non affidarti a un numero di colori limitato che ti costringa trovare delle toppe grafiche. Meglio aggiungere e arricchire che stare su due binari che ti portano nella direzione sbagliata.

Rompi le regole: se tutti usano gli stessi colori tu fai il contrario. Provane nuovi per far uscire la tua azienda dalla massa. Questa situazioni mi è capitata durante lo sviluppo di un sito temporaneo, cioè creato apposta per una fiera di un paio di settimane. L’azienda faceva visitare il sito attraverso alcuni tablet distribuiti nello dello stand. Togliendoci dal solito blu e nero delle aziende meccaniche e usando colori pastello un po’ accesi abbiamo ottenuto curiosità e potenziali contatti. Le persone dopo aver visitato il sito ritiravano il materiale stampato, in linea con la promozione sul web, diventando poi contatti acquisiti grazie alla registrazione della mail.

Strumenti utili

Se hai deciso di provare a fare da solo e non rivolgerti a un grafico ti suggerisco alcuni strumenti che spesso consiglio durante i corsi di formazione o le consulenze, e che mi sono molto utili nella mia falegnameria digitale durante la costruzione di siti o quando levigo le strategie per i social.

I Font


Che poi detti in italiano sono i caratteri, cioè gli stili che usi quando devi scrivere qualcosa. Non ti parlo per filo e per segno di come sono fatti e che differenze ci sono tra loro perché ci vorrebbe un intero manuale di grafica e magari un grafico che ti dia una mano.

Voglio comunque darti qualche dritta per inserire nella tua cassetta degli attrezzi quelli giusti e qualche strumento utile per sfruttarli senza troppi pensieri.

Come spesso accade Google ci da una mano con una collezione completa di font, che possiamo usare. Oltre a essere gratuiti si possono facilmente integrare sul sito e spesso sono usati anche da piattaforme di grafica online come per esempio Canva.

Pensa prima al web

Quando scegli i tuoi stili pensa prima al web, anche se stampi materiale promozionale cartaceo o comunque fisico. Un font facile da leggere e che non stanca la vista sugli smartphone andrà benissimo anche sulla brochure. Usa quindi font che siano sans-serif (senza grazie). Ti basta andare sulla tendina per la scelta dello stile ed escludere tutti gli altri.

Freelance e piccoli negozi

Possono sfruttare tipi di font come l’handwriting, che ricorda le scritte fatto a mano, o il display, cioè con grafica particolare, per dare un tocco di personalità in più. Se li usi nel sito o nelle grafiche ricordati che devono essere leggibili. Sfrutta l’anteprima di Google font per provare quelli che ti piacciono. Ti svelo un trucco per il logo: scegli un font handwrite che ricordi la tua firma o il tuo modo di scrivere e associalo a un font san serif per definire chi sei e creare contrasto. Meglio ancora se alterni i colori della tua palette.
Più o meno come vedi nell’esempio. Così hai un logo facile e realizzato velocemente per iniziare. Quando avrai tempo, idee più chiare e il budget giusto bussa la porta a una grafico che possa darti una mano.

Le aziende

Hanno spesso la vita più facile perché possono permettersi un grafico o hanno qualcuno che internamente ha le competenze per farlo. Gli errori da evitare sono:
Continuare a cambiare stile ogni volta che si cambia agenzia o grafico
Usare lo stesso font dal 1990. Anche i caratteri trasmettono la personalità dell’azienda. Scegline uno moderno tra le migliaia disponibili.
Usa la stessa gerarchia sia sul sito che nella brochure
Ed ora ti spiego cos’è la gerarchia.
Crea una gerarchia
Ormai da tempo immemore usiamo un carattere più grande per i titoli, uno più piccolo per i sottotitoli. un’altro ancora più piccolo per i paragrafi e così via.
Definire prima una gerarchia ti aiuta a non cambiarla e a essere coerente.
Siccome è una cosa più facile da mostrare che da spiegare ho riassunto la mia in questa pagina e te l’ho messa a disposizione per farti capire meglio.

Gli aggettivi – la personalità del tuo brand

Comunicare ti serve per instaurare un dialogo con le persone interessate prima a quello che dici, poi a quello che vendi.
Ogni relazione è fatta da un aspetto fondamentale che va oltre il contenuto: la relazione. Come diciamo qualcosa, come ci poniamo, come è fatta la nostra personalità. Questa caratteristica ci porta, nella vita di tutti i giorni, a preferire di parlare con una persona piuttosto che con un’altra, oppure addirittura di evitare qualcuno. La stessa cosa succede sui social e nel marketing. In base alla personalità dell’azienda, del negozio o del freelance le persone o le altre aziende sono più o meno incentivate a contattarci per lavorare con noi.
Definire la personalità dell’azienda, da grande a piccola, è semplice e ti basta seguire questi passi:

Scrivi tutti gli aggettivi che ti vengono in mente, oppure cerca su Google quali sono gli aggettivi nella lingua italiana. Devono essere almeno 10 e che ti rappresentino.
Di questi aggettivi scegline solo 3. Quelli che raccontano meglio chi sei
Usali nella tua comunicazione e domandati: in questo post, nella brochure o nel mio video appena girato trasmetto il fatto di essere, per esempio, preparato, serio e simpatico?

D’ora in poi domandatelo per ogni contenuto. Ti aiuta a dare coerenza e far risaltare la personalità unica che hai.
Per le aziende, quindi per un gruppo formato da più persone, basta domandarsi: gli aggettivi rappresentano l’insieme delle personalità di chi ci lavora?
Se davvero devi realizzare un sito web che parli ai tuoi clienti come farebbe uno dei dipendenti dell’azienda devi partire da qui. Questa pratica è ormai entrata a far parte della mia cassetta degli attrezzi ogni volta che levigo un nuovo sito per un cliente.

Fai tutto ciò che hai visto, prendendoti calma e tempo. Una volta finito prova, testa e poi smussa e togli i trucioli cambiando le cose che non funzionano o che una volta messe in pratica non ti piacciono più.

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