Se hai un sito con contenuti che non ti rappresentano più, sono ormai datati- o in qualche modo sono inutili – oppure, peggio ancora, il sito è palesemente vecchio è arrivata l’ora di cambiare. Io mi sono trovato in questa situazione pochi mesi fa, quando il mio sito ha iniziato a starmi stretto, non rappresentarmi più e non lo amavo più come prima. Voglio raccontarti cosa ho fatto io per condividere un’esperienza pratica e diretta che può essere utile anche a te.
La storia prima del marketing digitale
Se mi hai conosciuto da poco ti racconto brevemente la mia storia: dopo gli anni dell’università passati a fare il fotografo (ecco perché trovi tanti contenuti sulla fotografia nel mio blog) ho deciso di aprire partita iva e sfruttare le competenze sviluppate grazie al corso di studi in Comunicazione Digitale a Milano. Dovevo trovare un modo per staccarmi dal mondo delle foto anche su Google per indicizzare il mio nome in un mondo nuovo e così ho creato un brand, da piallare successivamente, per iniziare a essere trovato anche nel marketing digitale e non solo come “Fotografo Piacenza”, per esempio.
Quando Google aveva “dimenticato il mio passato” ho potuto finalmente fare un rebranding e diventare un falegname digitale.
Finalmente potevo sviluppare il mio personal branding come piaceva a me e il primo sito, quello online fino a poco tempo fa, mi piaceva moltissimo.
Quando è ora di avere un nuovo sito?
Con il passare degli anni però il mio lavoro è cambiato, si è evoluto e questo sito mi è stato sempre più stretto, rigido, pieno di contenuti che non mi rappresentavano e pieno di cose da sistemare. Negli anni lo studio e l’aggiornamento continuo e le nuove esperienze mi hanno permesso sempre più di riconoscere alcuni errori o cose che si potevano fare meglio. I potenziali clienti erano ormai fuori target rispetto a chi volevo mi contattasse. Queste cose funzionano come la macchia sul muro causata dal gatto: gli ospiti in casa non la vedono ma tu l’hai sempre sotto gli occhi.
Qui voglio riassumere i come e i perché di alcune novità che ho voluto, così anche tu puoi prenderne esempio o spunto.
Carico cognitivo: cos’è e a cosa prestare attenzione
Guardando il nuovo sito rispetto al vecchio si vede subito una differenza sostanziale: ci sono molte meno immagini. Questa scelta di design arriva da un motivo fisiologico: riusciamo a concentrarci ed elaborare pochi elementi alla volta. Colpa del carico cognitivo.
La teoria del carico cognitivo afferma che la nostra mente ha capacità limitate di attenzione, memoria ed elaborazione di informazioni e che la memoria di lavoro può essere facilmente sovraccaricata da diversi fattori.
In poche parole o ci concentriamo su una cosa o su un’altra o sulle foto o sul contenuto del sito web. Traducendo per entrare ancora di più nel concetto pratico: bello il sito figo eh, però poi non passa il messaggio.
La mia scelta è stata quella di limitare il più possibile l’uso delle foto, proprio solo dove davano davvero un valore aggiunto, e usare elementi grafici gradevoli ma meno impattanti come le icone.
Per dare l’atmosfera di artigianalità e falegnameria ho puntato tutto sui colori e le emozioni e sensazioni che trasmettono. Infatti visitando il sito vedrai che forme e colori hanno preso il posto di boschi e legno.
Così le persone hanno molte meno distrazioni e diventa più semplice concentrarsi sui contenuti.
Elementor: cos’è e come funziona il page builder

La seconda scelta assolutamente diversa rispetto al passato è stata quella di usare Elementor. E’ un page builder, cioè un’estensione che ti permette in modo semplice di realizzare pagine componendole graficamente senza scrivere codice.
Ho scelto di usare Elementor perché:
- Essendo un page builder fa risparmiare tantissimo tempo;
- Non devi installare nessun tema particolare e puoi realizzare il tuo da zero in modo semplice e rapido;
- E’ affidabile e sempre aggiornato rispetto a tanti temi che nel corso del tempo vengono abbandonati (problema che ho avuto anche con il vecchio sito);
- Ti permette di creare dei template: cioè elementi grafici, che puoi realizzare e riusare nel sito con un semplice importa nelle pagine, quindi in modo pratico e veloce;
- Ha tantissimi strumenti utili che qui è difficile elencare uno per uno al costo di un tema base di WordPress.
Ho deciso di usarmi come cavia per capire se ne valeva la pena e da lì è diventato la mia cassetta degli attrezzi.
Se anche tu lo vuoi provare esiste anche una versione a gratis. Ti consiglio inoltre di installare il tema realizzato dagli sviluppatori che si chiama “Hello Elementor” e permette di avere tutta la flessibilità necessaria.
Chat nel sito web: ecco perché devi averla
Un’altra cosa che ho voluto mettere sul mio sito è stata la chat. Sono un falegname, seppur digitale, creo comunicazione artigianale e quindi per me è importante il rapporto umano, il contatto uno a uno. Poter parlare e dialogare liberamente con le persone mi permette di andare oltre alle solite e-mail. Ovviamente tutto questo deve avvenire attraverso degli schermi ma oggi ci sono dei servizi di chat molto validi che ti permettono di dialogare in modo istantaneo, proprio come succede su messenger di Facebook per esempio.
Dopo aver provato vari servizi ho scelto di utilizzare Tidio per:
- La facilità di impostazione della chat;
- La possibilità di impostare degli orari offline: quando non puoi essere connesso la chat mostra in automatico un messaggio di avviso alle persone che possono comunque contattarti inviandoti una mail attraverso la chat stessa.
- L’integrazione: con un plugin WordPress rapido da installare e che non rallenta il sito.
- L’app: che ho installato sul telefono e mi permette di essere online e rispondere praticamente durante tutto l’arco della giornata lavorativa.
Avere un dialogo uno a uno, personale, dovrebbe essere una prerogativa di chi lavora online e di tantissime aziende. Eppure vedere la chat sui siti aziendali è ancora raro.
Ringraziamenti
Questo è un primo contenuto che riassume le novità per me più importanti per darti qualche consiglio pratico e condividere un’esperienza che può essere utile ad altri.
Prima di concludere voglio ringraziare chi mi ha dato una mano a realizzarlo. E’ sempre difficile essere obiettivi e avere uno sguardo esterno totalmente chiaro. Qualche tempo fa allora ho chiesto su Instagram e Linkedin di ricevere consigli: sono stati preziosi, utili e più di una volta mi hanno fatto esclamare “Ma chiaro! E’ ovvio!” per poi darmi una manata sulla fronte pensando che per un cliente quelle cose le avrei viste subito.
A voi voglio dire grazie! Mentre navigherete sul sito potrete vedere uno a uno i consigli messi in pratica.
La prossima volta che ci vediamo prometto di offrire una birra o un caffè!