Ti sei mai chiesto come ti vedono e cosa pensano di te i potenziali clienti che ti hanno appena conosciuto? Forse anche tu sei tra quelle persone che credono che sia il contenuto del pacchetto quello che conta e non la carta che lo contiene. Invece non è così. Puoi avere il prodotto migliore, quello che dura di più, il servizio clienti che soddisfa l’80% delle richieste e i collaboratori più preparati al mondo che potresti far scappare lo stesso qualcuno.
Quasi la metà delle persone fa così
Poco più di un anno fa ho partecipato come docente a Bici Academy, con un workshop durato un intero giorno. Questo mi ha permesso, il giorno di prima, di assistere a un’interessante speech di Davide Cavalieri, dove ho scoperto un dato importantissimo: passando davanti al tuo negozio il 40% delle persone decide se entrare o meno guardando la vetrina. Facendo un analogia con il web quasi la metà delle persone, sui social o sul sito, possono scegliere di scartarti perché non ti sei presentato bene. Questo potrebbe succedere se sei un freelance anche ad ogni presentazione in pubblico, con i nuovi clienti, ai corsi di formazione, ecc….
E quindi come posso fare?
Quando faccio consulenze o inizio a gestire canali social purtroppo mi trovo nella situazione di una vetrina “brutta”. Foto scattate senza pensare, non rappresentative e che, sopratutto, non rendono giustizia al buon lavoro fatto offline. La sostanza è semplice: si deve cambiare, metterci nei panni di chi guarda le nostre foto e, perché no, iniziare a cercare foto dei concorrenti.
Sbirciando tra i canali social dei tuoi competitor puoi capire cosa ti piace e cosa no, quali sono gli esempi negativi e quali positivi e provare a emularli. Non copiarli, perché se lo fanno già loro i tuoi canali diventeranno banali
Gli errori che vedo spesso sono:
Foto fatte con lo smartphone al volo, quasi senza pensare
Una volta ho conosciuto Betta di Perlamamma, nel nostro primo incontro mi ha fatto vedere la foto che trovi qui sotto. Quando mi ha chiesto cosa ne pensassi la mia risposta è stata un ironico “sembrano delle mamme che spingono un muretto”. Per fortuna si è messa a ridere! Betta è molto brava e da buona sportiva è , l’ho conosciuta meglio dopo perché abbiamo collaborato per qualche mese lavorando anche sulle foto. Semplicemente chi sta vedendo la foto potrebbe non aver mai partecipato a un suo corso o non sapere cosa si fa durante la ginnastica per la mamma. Dov’è l’energia e la passione che le ragazze stanno mettendo negli esercizi? E l’entusiasmo? Ho partecipato a un paio di lezioni per scattare foto e vi dico, da uomo, che i corsi per di Betta sono una bomba: mamme che si divertono serene mentre sudano per mettersi in forma. Sulla sua pagina trovi le foto e vedrai che la differenza è tanta!
Canali social con foto brutte
Mangeresti il piatto qui sotto? Tutto plastica e grigiume? Penso proprio di no. Quando faccio i corsi di fotografia per i social spesso la risposta è “Ma no! Ovvio che no!” per poi far notare che molte delle foto di chi ha risposto sono sulle stesso stile.
Fare foto non è assolutamente una cosa naturale o facile, il nostro occhio si abitua a ciò che vede spesso e dopo un po’ non ci mostra più gli errori che stiamo commettendo. Basta una foto fatta male che un gustoso piatto diventa una bruttura immangiabile o un vestito su misura si trasformi in un abito che nessuno metterebbe mai. Probabilmente chi sta promuovendo questo negozio pensa sia naturale far vedere il prodotto finito e implasticato come lo acquista il cliente, togliendogli però la fame.
Utilizzare solo foto prese da siti che le vendono o le mettono a disposizione online
Se usi foto prese online corri due rischi: quello di violare il copyright e quello di essere standard. Questo porta le persone a non capire quanto effettivamente quelle che fai valga.
A volte vedo foto, anche fatte da fotografi, non in linea con la comunicazione dell’attività che vogliono promuovere. Ti faccio un piccolo esempio:
Foto:LUM3N
Bella vero? Se hai una trattoria vecchio stile o se, da cliente, non vedo nulla di tutto ciò che è nella foto allora non sarà servita a niente. Mi sarò fatto un’idea del tuo locale che poi non rispetta la realtà. Meglio ritagliarsi un angolino e creare un proprio set per scattare con smartphone e condividere.
Da pochissimi giorni ho aperto e iniziato seguire a seguire il profilo Instagram della Bottega Italiana di Mulino Bisi, noti come ogni foto sia coerente una con l’altra? E quando entro in bottega non solo trovo i prodotti ma anche gli stessi tavoli e la stessa tovaglia rossa.
La prima impressione conta
Le tue foto sono quindi la tua prima stretta di mano, il tuo discorso di presentazione, la prima battuta per rompere il ghiaccio con il tuo nuovo potenziale cliente. Se la stretta è debole o troppo forte, se la mano è sudata, o se il sorriso che hai in faccia non è sincero la prima impressione sarà negativa.
Sui social sono un biglietto da visita che racconta molto di te. Una vetrina che li invoglia a rimanere e leggere i tuoi post, venire a cenare nel tuo locale o chiederti un preventivo.
Il sorriso di un commerciante di Visit Bobbio
Due novità
Nel 2020 saranno tanti i corsi di fotografia per i social che farò in giro per la provincia di Piacenza e non solo. Insieme vedremo come scattare foto più belle, sia con smartphone che con macchina fotografica, come creare un racconto che faccia capire quanto vale la tua attività e quali foto scegliere per i social.
Se vuoi partecipare o per avere più info puoi scrivermi tramite la pagina contatti.
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