Come usare gli hashtag

Bethoween usava gli hashtag prima di tutti
Prima venivano usati solo Twitter, poi hanno invaso anche il mondo di Facebook e della comunicazione in genere. Li troviamo in ogni tipo di evento, campagna pubblicitaria e ora li inseriamo in stati Facebook e Instagram.
Sto parlando degli hashtag, quelle parole con il simbolo # all’inizio.
A cosa servono gli hashtag?
Questa è la domanda più frequente ai corsi di webmarketing. Sono nati come aggregatori tematici: basta scrivere in un tweet #piacenza e finisce nella lista dei tweet riguardanti la città. Tra tutti i social, Instagram ne ha fatto un vero motore per la promozione delle foto.
Come si scrivono?
Usare gli hashtag è molto semplice: si inserisce una parola o una frase chiave nel contenuto che stiamo condividendo e la sia abbina al #. Se mettete uno spazio o un carattere speciale l’hashtag si interrompe e perde tutto il concetto che si voleva esprimere. Il trattino basso _ è l’unico carattere speciale che potete usare. Per esempio:
#primaverapiacenza è corretto
#primavera_piacenza è corretto
#primavera+piacenza, #primavera#piacenza, #primavera!piacenza sbagliato
Perché usarli?
Come detto prima servono a “categorizzare” un contenuto. Spiegati così sembrano sterili e un po’ inutili, sono invece un buon modo per partecipare a un flusso di notizie o per crearne uno tutto nostro. Per esempio, se vogliamo inserirci anche noi tra gli utenti interessati alla giornata mondiale del gatto basterà aggiungere #giornatadelgatto nei nostri post o tweet e subito parleremo alla comunità che in quel momento è attiva e interessata al tema. Potete anche creare degli hashtag che spingano gli utenti a condividere contenuti su un argomento proposto da voi. Se organizzate un evento create un hashtag e fatelo conoscere ai visitatori, se siete stati bravi le persone inizieranno a usarlo, diventando testimonial dell’attività che avete organizzato.
Ricordate: non riempite i vostri post o tweet di hashtag, la loro presenza deve avere un senso.
Cose da sapere
- Scrivete un’hashtag semplice, facile da ricordare e da capire. L’esempio perfetto è #tvoi del programma “The Voice”. Suona bene, si associa subito alla trasmissione ed è corto.
- Non scrivete cose assurde per italianizzare hashtag nati in inglese.
- L’hashtag deve essere corto e facile da ricordare #sonounadonnabaffutamasemprepiaciutainginocchiodate non lo ricorderà mai nessuno. E’ noioso da scrivere e usa la maggiorparte dei caratteri su Twitter.
- Non dovete usarlo per forza: se suona male non mandate a monte tutta una strategia di marketing solo per incastrarci un hashtag.
- Usatelo per legare una campagna di marketing su più canali.
Se avete dubbi o domande scrivete un commento qui sotto.
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